Oggi, riflettendo come mio solito tra una mela e l'altra da sbucciare al lavoro, ho capito una cosa. Il significato di correttezza.
Io ho sempre creduto che correttezza volesse significare: dire le cose esattamente come stanno (o come pensi che stiano perchè tutto è relativo) e dirle a tutti allo stesso modo, con coerenza e sincerità.
Oggi so che correttezza significa dire le cose in modo diverso da persona a persona a seconda della convenienza, della sua sensibilità, della sua probabile stupidità e superficialità, perchè se si offende non è lui che ha la coda di paglia ma sei tu ad essere un cattivone.
Correttezza è rispettare la permalosità degli altri evitando di parlare senza peli sulla lingua.
Questa versione di correttezza mi sembra una sciocchezza, ma se le persone per lo più NON amano essere trattate come se potessero capire quello che dici e rispettare il tuo punto di vista anche se un po' creativo, beh imparerò a lasciarle perdere.
Come molti (ssimi) fanno con me.
Perchè cercare di capirsi e di accettare chi la pensa diversamente quando invece ci si può evitare, restare solo con il "nostro gruppo" di persone giuste che la pensano come noi e considerare tutti gli altri da perfetti coglioni?
Io non ho mai trovato un gruppo giusto per credere questo. Così non mi viene da pensare che siano tutti stupidi tranne me e quelli che stanno con me. Pazienza.
CITAZIONE (LaNiglia @ 7/9/2016, 19:42)
Io non ho mai trovato un gruppo giusto per credere questo. Così non mi viene da pensare che siano tutti stupidi tranne me e quelli che stanno con me. Pazienza.
Non è vero! l'ho trovato un gruppo! LA LOGGIA!
Chi è meglio dei criceti?! nessuno è meglio dei criceti!
I criceti sono tutto, i pagani caccabrutto!